Trump risponderebbe alle chiamate sul proprio cellulare anche da numeri sconosciutiTrump risponderebbe alle chiamate sul proprio cellulare anche da numeri sconosciuti

Nell’articolo pubblicato su Axios, Sam Sabin denuncia come l’attuale amministrazione Trump si stia dimostrando vulnerabile ai rischi di cybersicurezza, a causa delle abitudini personali del presidente e di alcuni dei suoi più stretti collaboratori. Secondo quanto riportato, Trump risponderebbe alle chiamate sul proprio cellulare anche da numeri sconosciuti, un comportamento che lo espone a potenziali truffe telefoniche, spoofing e persino a tentativi di intrusione da parte di servizi di intelligence stranieri. Sebbene non vi siano prove che un tale scenario si sia già verificato, il tema solleva interrogativi sulla sicurezza delle comunicazioni presidenziali.

Axios evidenzia come il problema sia aggravato da episodi recenti: le autorità federali stanno indagando su una frode telefonica in cui è stato usato il numero di Susie Wiles, capo dello staff della Casa Bianca, per chiamare senatori e governatori spacciandosi per lei. Inoltre, hacker cinesi avrebbero avuto accesso alle reti di telecomunicazioni statunitensi già dall’estate del 2023, prima del previsto. Questo accesso sarebbe stato sfruttato dal gruppo Salt Typhoon per spiare Trump e altri alti funzionari.

A complicare il quadro si aggiungono le controversie legate a Signal, la popolare app di messaggistica utilizzata anche da figure di alto profilo come l’ex consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz e il segretario alla Difesa Pete Hegseth. Sebbene l’ascolto clandestino dei leader mondiali non sia una novità, l’utilizzo da parte di Trump di un telefono personale — e la sua riluttanza a seguire le procedure di sicurezza standard — rende queste attività più semplici e meno rischiose per gli aggressori.

Axios ricorda anche come nel 2017 Trump avesse due telefoni, uno ufficiale e uno per i social media, con quest’ultimo soggetto a minori controlli. All’epoca, gli era stato consigliato di sostituire regolarmente il telefono dedicato a Twitter, ma secondo Politico ciò avveniva raramente. Non è chiaro se queste pratiche di sicurezza siano state ripristinate da quando è tornato alla Casa Bianca. Un consigliere, citato da The Atlantic, ammette: «Penso che la gente abbia rinunciato a insistere anni fa».

La Casa Bianca, attraverso una dichiarazione scritta del direttore della comunicazione Steven Cheung, ha evitato di fornire dettagli sulle misure di sicurezza. Cheung ha affermato che Trump è il presidente “più trasparente e accessibile” della storia americana, sottolineando il contrasto con l’ex presidente Biden, descritto come “un idiota totale”.

Sul fronte più ampio, Axios osserva che l’amministrazione Trump sembra aver privilegiato la rapidità e la comodità rispetto alla sicurezza: la reliance su numeri personali, la perdita di un terzo dello staff dell’agenzia CISA e l’introduzione di iniziative tecnologiche rischiose come i progetti dell’agenzia DOGE (Department of Government Efficiency) con Elon Musk. Secondo l’FBI, i truffatori possono già utilizzare strumenti di intelligenza artificiale per clonare la voce di un funzionario in pochi secondi e, grazie ad app di spoofing gratuite, simulare numeri di telefono autentici.

In conclusione, l’articolo di Axios avverte che, con un presidente così facilmente raggiungibile e poco incline a rispettare le procedure di sicurezza, le vulnerabilità per la Casa Bianca — e per la nazione — appaiono più gravi che mai.

Fonte: Sam Sabin, Trump might be the most accessible president ever — for spies or scammers, Axios, 8 giugno 2025.

L'illustrazione utilizzata per questo articolo è generica e AI-generated; uso libero per finalità editoriali e commerciali.
×