Tra marzo e maggio 2025, quasi la totalità degli iPhone esportati da Foxconn dall’India – precisamente il 97% – è stata destinata agli Stati Uniti. A rivelarlo sono dati doganali consultati in esclusiva da Reuters, che mostrano un drastico cambiamento nelle rotte di esportazione rispetto al 2024, quando in media solo il 50% della produzione indiana serviva il mercato americano. Si tratta di un chiaro segnale della strategia adottata da Apple per aggirare i dazi imposti da Washington sui prodotti fabbricati in Cina.
Nel periodo indicato, Foxconn ha spedito iPhone dall’India per un valore di 3,2 miliardi di dollari, con un picco di quasi 1 miliardo solo a maggio, secondo miglior risultato dopo il record di 1,3 miliardi raggiunto a marzo. Apple e Foxconn hanno scelto di non commentare i dati, ma l’intensificazione dell’export verso gli Stati Uniti appare inequivocabile.
Il contesto è quello delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, aggravate dalla decisione del presidente Trump di imporre dazi del 55% sui prodotti cinesi, come parte di un piano ancora in discussione tra i due governi. Sebbene anche l’India sia soggetta a un dazio base del 10%, è considerata da Apple una soluzione più conveniente rispetto alla Cina. Inoltre, New Delhi è impegnata a negoziare per evitare un’ulteriore imposizione del 26%, temporaneamente sospesa da Trump in aprile.
Il riassetto logistico ha comportato anche un’accelerazione della produzione in India. Apple, secondo fonti di Reuters, ha persino affittato aerei per trasportare modelli di iPhone 13, 14, 16 e 16e per un valore complessivo di 2 miliardi di dollari. Allo stesso tempo, ha fatto pressioni sulle autorità aeroportuali indiane per velocizzare le procedure doganali a Chennai, scendendo da 30 a 6 ore.
L’analista Prachir Singh di Counterpoint Research prevede che, entro fine anno, il 25-30% degli iPhone globali sarà “made in India”, in netto aumento rispetto al 18% del 2024. Anche Tata Electronics, secondo fornitore di Apple in India, ha visto crescere l’export verso gli USA, passando da una quota del 52% nel 2024 all’86% tra marzo e aprile di quest’anno.
Nonostante l’impegno del governo Modi per trasformare l’India in un hub della manifattura hi-tech, i dazi interni su componenti importati continuano a rappresentare un ostacolo al pieno sviluppo competitivo del settore. Tuttavia, con oltre 60 milioni di iPhone venduti annualmente negli Stati Uniti – di cui l’80% ancora prodotti in Cina – Apple ha buoni motivi per proseguire nel processo di diversificazione della produzione.
Fonte: Reuters – Foxconn sends 97% of India iPhone exports to US as Apple tackles Trump’s tariffs
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