La recente vittoria del PSG in Champions League non deve far dimenticare la crisi profonda che il calcio professionistico francese sta attraversando da cinque anni, segnata da difficoltà economiche, sportive e strutturali. La perdita di ricavi (1,2 miliardi di euro per i 36 club professionisti) è dovuta a diversi fattori: la pandemia, il fallimento di due operatori televisivi (Médiapro nel 2020 e DAZN nel 2025) e un calo dei trasferimenti di calciatori.
Per rispondere a questa crisi, la Fédération Française de Football ha deciso di riformare radicalmente il sistema: dalla stagione 2026-2027 nascerà una società commerciale formata dai club azionisti (di Ligue 1 e Ligue 2) che gestirà il campionato sotto l’egida federale. I club non riceveranno più i ricavi dai diritti TV in forma di contratto fisso, ma come dividendi calcolati sul fatturato della catena LFP. Questa trasformazione spinge i club a impegnarsi attivamente nello sviluppo e nella visibilità del campionato, creando contenuti esclusivi, interviste, retroscena e una narrazione più coinvolgente.
Tuttavia, tra le proposte avanzate per rilanciare l’interesse, si parla di introdurre i playoff a fine stagione, come nel rugby o nella NBA. L’idea è quella di aumentare l’incertezza del risultato e quindi l’interesse degli spettatori. Eppure, secondo gli economisti Luc Arrondel e Richard Duhautois (CEPREMAP, 2023), questa strategia potrebbe non funzionare in Europa, dove il pubblico tende a essere fedele alla propria squadra piuttosto che attratto dal suspense. I dati mostrano che i campionati dominati da pochi club (come Bundesliga e Liga) attirano comunque molti spettatori e generano ottimi diritti TV.
Un’indagine condotta da L’Équipe e Paris School of Economics ha rilevato che solo il 21% dei tifosi cita il suspense come motivo di interesse, mentre prevalgono fattori come la qualità del gioco, il comfort della visione e l’accessibilità economica. Dunque, la riforma della Ligue 1 dovrebbe puntare più sulla qualità dei contenuti, sulla produzione mediatica e sui prezzi accessibili (meno di 20 euro al mese), piuttosto che sui playoff, che rischiano di snaturare la cultura calcistica europea.
Fonte: Telos – Ligue 1: une vraie réforme et quelques fausses pistes
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