Nel suo articolo per The Conversation UK, la prof.ssa Nadia Valman ripercorre come, a cavallo tra XIX e XX secolo, l’inglese cockney e lo yiddish si siano reciprocamente plasmati nelle strade dell’East End di Londra. Valman sottolinea innanzitutto come termini oggi familiari come schutzpahschlep e nosh siano entrati nell’uso comune proprio grazie alla convivenza quotidiana tra immigrati ebrei dell’Europa orientale e parlanti cockney (Nadia Valman, The Conversation UK).

Attraverso analisi fonetiche di registrazioni della metà del Novecento, l’autrice individua nell’accento yiddish un’incidenza sulle inflessioni cockney, in particolare nella resa della “r” – una consonante che divenne presto un tratto distintivo anche tra i londinesi non ebrei (Nadia Valman, The Conversation UK). Ma, come evidenzia Valman, il flusso culturale si è mosso in senso inverso: nei teatri e nei pub ebraici di Whitechapel, canzoni e poesie in yiddish si tinteggiavano di umorismo cockney, ironizzando sulle novità metropolitane – dalla metropolitana alle donne in pantaloni – e adottando espressioni come “poteytes un gefrayte fish” per tradurre “fish and chips” (Nadia Valman, The Conversation UK).

Lo yiddish, ricorda Valman, fu anche lingua di protesta durante gli scioperi operaistici del 1889, grazie a inni ideati da figure come il poeta socialista Morris Winchevsky, che chiamavano “le masse degli oppressi” a unirsi nel canto per la libertà (Nadia Valman, The Conversation UK). Con lo spostamento degli ebrei verso altre aree della città e l’accelerata integrazione, la cultura yiddish entrò in declino negli anni Trenta, testimoniato dal venir meno di giornali come Der Fonograf (Nadia Valman, The Conversation UK).

Oggi lo yiddish sopravvive tra gli hassidim di Stamford Hill e gode di un rinnovato interesse presso i giovani ebrei laici di Londra, che ne celebrano il patrimonio attraverso scuole estive come Ot Azoy, il Yiddish Open Mic Café e numerosi progetti teatrali e musicali (Nadia Valman, The Conversation UK).

Fonte: Nadia Valman, “Cockney Yiddish: how two languages influenced each other in London’s East End”The Conversation UK, 15 maggio 2025

Le immagini di questo articolo sono generiche e AI-generated; uso libero per finalità editoriali e commerciali.
×