Nel recente episodio del podcast The Partially Examined Life (n. 367, 19 maggio 2025), i conduttori Mark Linsenmayer, Wes Alwan, Dylan Casey e Seth Paskin affrontano il pensiero etico di David Hume, concentrandosi sulla sua Enquiry Concerning the Principles of Morals del 1751. Al centro della discussione c’è una domanda cruciale: da dove deriva la moralità? È frutto della ragione o nasce dal sentimento?
Hume si schiera decisamente dalla parte del sentimento. Per lui, la morale non deriva da deduzioni razionali astratte, ma da reazioni immediate di approvazione o disapprovazione. Proviamo indignazione per crimini che non ci coinvolgono direttamente e ammiriamo azioni generose anche se lontane nel tempo e nello spazio. Questo sentimento morale, se analizzato, rivela una tendenza a valorizzare ciò che produce un beneficio collettivo: è il principio di utilità a guidare la nostra approvazione morale.
Secondo Hume, anche concetti apparentemente fondamentali come la giustizia non sono validi in sé, ma solo in quanto utili. Questo apre interrogativi rilevanti: perché dovremmo considerare “giusto” un sistema che produce esiti negativi? L’esempio del processo a Socrate è emblematico: pur essendo avvenuto secondo le regole, il risultato appare profondamente ingiusto. Eppure Socrate, nel Critone, sostiene di dover accettare il verdetto per un senso di lealtà verso la società. La spiegazione di Hume, basata sull’utilità e non sul dovere contrattuale, fatica a rendere conto di questa posizione.
Tuttavia, Hume non esclude la ragione dal discorso morale. Se i principi morali nascono dal sentimento, la ragione ha il compito di orientarli e correggere le distorsioni legate all’interesse personale o alla distanza emotiva. Così come la percezione visiva può ingannare (una torre lontana sembra piccola), anche la percezione morale può svalutare eventi lontani. Ma la ragione può intervenire, raffreddare le emozioni intense e favorire una valutazione equa e distaccata.
In definitiva, per Hume la morale non è una passione cieca né un calcolo freddo, ma una forma raffinata di sentimento che, pur partendo dall’empatia e dalla sensibilità umana, si affina grazie al contributo della ragione.
Fonte: The Partially Examined Life, Ep. 367: Hume on the Foundations of Ethics
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