Ogni maggio l’Europa celebra due appuntamenti essenziali che hanno segnato la rinascita del continente dopo la Seconda Guerra Mondiale. Il 5 maggio 1949 venne siglato a Londra il Trattato che istituì il Consiglio d’Europa, la prima istituzione sovranazionale nata con l’obiettivo di difendere i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto in un’Europa ancora segnata dalle ferite del conflitto. Oggi il Consiglio d’Europa riunisce 46 Stati, inclusi i 27 membri dell’Unione Europea, ed è soprattutto noto per il suo organo giudiziario, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, vera “coscienza morale” del continente.

Cinque anni dopo, il 9 maggio 1950, il ministro francese Robert Schuman propose la creazione di un’autorità comune per la gestione di carbone e acciaio, gettando le basi per la CECA e inaugurando un processo d’integrazione che avrebbe portato prima al mercato unico europeo, poi all’euro e infine alla costruzione di una vera unione politica con ambizioni globali. Questa data è ormai sinonimo di “Giorno dell’Europa”, momento in cui si celebra il progetto di cooperazione funzionale e politica volto a garantire pace, prosperità e stabilità.

Per la Spagna, che entrò nel Consiglio d’Europa nel 1977 e nella Comunità Economica Europea nel 1986, queste ricorrenze rappresentano non solo un omaggio al passato, ma anche la conferma di un impegno senza interruzioni verso i valori fondanti del continente. In un’epoca di sfide complesse, dal cambiamento climatico alle tensioni geopolitiche, il ricordo del 5 e del 9 maggio ci richiama all’importanza di una visione comune: un’Europa salda nei principi, coraggiosa nelle scelte e unita nel destino.

Fonte: https://thediplomatinspain.com/2025/05/14/los-dias-de-europa-dos-raices-un-alma-compartida/

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