Le dogane francesi hanno annunciato con orgoglio una “svolta storica”: al porto di Marsiglia è stato bloccato un carico di 9,7 tonnellate di crema spalmabile al cioccolato e nocciole della marca algerina El Mordjene, pari a 15.300 barattoli, oltre a 300 confezioni di nappage e 1.500 scatole di biscotti della stessa linea. Il motivo del sequestro non è la dolcezza del contenuto, bensì la mancanza dell’autorizzazione sanitaria europea necessaria per i prodotti lattiero-caseari in arrivo dall’Algérie, paese escluso dalla lista Ue se privo di un piano igienico-sanitario approvato.

Nel frattempo, secondo i dati dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine, circa il 70 % del cannabis consumato in Europa proviene dal Marocco, attraversando indisturbato la Spagna. Il valore stimato di questo traffico si aggira intorno ai 4 miliardi di euro all’anno. Nonostante la coltivazione di cannabis a fini “medici e industriali” sia stata legalizzata in Marocco nel 2021, l’uso massiccio di fertilizzanti chimici e pesticidi nel Rif continua a danneggiare foreste, risorse idriche e biodiversità.

Il fenomeno assume contorni paradossali se si pensa al clamore scatenato da El Mordjene su TikTok e YouTube, dove il suo gusto simile al Kinder Bueno ha spinto il prezzo fino a 30 € al barattolo sul mercato nero francese (contro i 3 € in Algeria). Le dogane francesi, nel giustificare l’operazione, hanno sottolineato la priorità alla “sicurezza alimentare” e l’impegno a contrastare traffici che sfruttano le tendenze social per celare merci vietate. Agli appassionati della crema El Mordjene si consiglia di attendere il regolare adeguamento dell’azienda produttrice o di rivolgersi a prodotti alternativi, mentre il consumo di cannabis resta de facto fuori dal mirino doganale.

Fonte: https://www.afrik.com/retailleau-laisse-passer-la-drogue-du-maroc-pour-saisir-la-pate-a-tartiner-d-algerie

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